19 feb 2013

non di solo AFFANNO si vive


Felice l’uomo che ha raggiunto il porto,
che lascia dietro di sè mari e tempeste,
i cui sogni sono morti o mai nati,
e siede a bere all’osteria di Brema,
presso al camino, ed ha buona pace.
Felice l’uomo come una fiamma spenta,
felice l’uomo come sabbia d’estuario,
che ha deposto il carico e si è tersa la fronte,
e riposa al margine del cammino.
Non teme né spera né aspetta,
ma guarda fisso il sole che tramonta.
di Primo Levi


chi ha detto che il bagaglio dei giorni vissuti debba per forza essere un fardello pesante? E la stagione del riposo, malinconia predestinata ?
E.

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