6 apr 2016

Nel menù della Corte giovedì 21 aprile : risotto ai carciofi

LE VERDURE DEL MESE
APRILE: CARCIOFO
[kar-čò-fo]
Cynara cardunculus scolymus
(famiglia Asteraceae)
STORIA E CURIOSITÀ
Il carciofo vanta una storia molto antica: già conosciuto e ricercato come pianta selvatica dagli antichi Greci e Romani, iniziò ad essere coltivato in Sicilia nei primi secoli d.C. e lentamente risalì la nostra penisola nel tardo Medioevo. È così che il carciofo si è diffuso anche in climi più miti, diventando tra i simboli della cucina tradizionale in diverse regioni.
Una curiosità: il carciofo è molto apprezzato anche lontano dai fornelli, il suo succo è infatti usato nella cosmesi naturale per tonificare e rivitalizzare la pelle.

ASPETTI NUTRIZIONALI

Ricco in ferro e povero in calorie. Il principio attivo della cinarina, oltre a connotare il particolare sapore amaro, attribuisce al carciofo proprietà benefiche per la diuresi renale nonché per la regolarità intestinale

VARIETÀ

Fra le varietà più conosciute in Italia ci sono:
– il Catanese o Violetto di Sicilia, varietà più diffusa in particolare al Sud Italia,
– il Romano (“mammola”) e il simile Paestum (IGP), denominati secondo le aree cui fanno riferimento le colture,
– il Violetto di Toscana,
– lo spinoso sardo, con una varietà ligure molto simile conosciuta come carciofo spinoso d’Albenga.

IN CUCINA

La parte commestibile del carciofo è in realtà il fiore della pianta, con il cuore (il “cimarolo”) che rappresenta la parte più tenera e quindi ricercata (e costosa).
Diverse sono le ricette a cui il carciofo si presta bene, cotto in forno o anche fritto (alla giudia) Durante la pulitura, può esserti molto utile immergere il carciofo in acqua acidulata, ovvero unita ad esempio a succo di limone, così da evitare l’annerimento delle foglie.

CURIOSITA’ TRATTE DA: http://www.verduredistagione.it

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